Quando in campo scende il numero 12 del Napoli: il pubblico del San Paolo.
E’ il caso dei quarti di finale di Coppa Uefa, giocati dai partenopei contro la Juventus il 15 aprile del 1989, esattamente 28 anni fa. All’andata di 15 giorni prima, la Juventus aveva vinto 2 a 0. Il Napoli costretto a vincere al minimo 3 a 0 per superare il turno.
Il San Paolo è pieno in ogni ordine di posto. Un pubblico eccezionale, oltre 83.000 spettatori, senza contare che lo stadio è ancora privo dell’ ultimo anello, costruito negli anni successivi. Una atmosfera incredibile, che trasmette i brividi a chi guarda dalla tv. Figurarsi le sensazioni di chi la vive sugli spalti. Inimmaginabili quelle dei giocatori, fino alla dichiarazione, a distanza di anni, del bianconero Marocchi: “quella notte, già prima di scendere in campo, il tifo dagli spalti era così forte che ho avuto paura; ho avuto come l’impressione di essere un soldato atteso in campo per fare la guerra, non per giocare a calcio“.
Come dargli torto? L’entusiasmo del San Paolo e l’apporto che riuscì a dare alla squadra furono qualcosa di spettacolare. Qualcosa di non facilmente riscontrabile in tanti stadi italiani e non solo.
Ma andiamo con ordine… Già guardando il primo minuto del video, è incredibile il rumore assordante dei fischi rivolti ai bianconeri non appena toccano la palla. Poco dopo, atterrato un giocatore del Napoli, sembra quasi che i padroni di casa abbiano fatto goal.
Le cose si mettono presto male per la Juventus, quando al 10′ Maradona calcia il rigore che porta in vantaggio il Napoli. A quel punto l’entusiasmo è alle stelle, ma si intuisce che è solo l’inizio di una serata storica.
Il secondo grande boato arriva al 46′ del primo tempo, quando il Napoli ruba la palla nella metà campo avversaria, Carnevale riceve da fuori area, tira e insacca la porta. Un goal fantastico che fa venire giù il San Paolo! Guarda al minuto 5.25 del video in fondo all’articolo.
Il secondo tempo scorre, ma il terzo goal non arriva, così si va ai supplementari.
Il Boato del San Paolo a pochi secondi dalla fine.
Quando sembra che la partita fosse destinata ai rigori, accade l’episodio che ciascun calciatore vorrebbe vivere almeno una volta nella sua carriera. A 60 secondi dalla fine il pubblico è tutto in piedi. Il Napoli è in area bianconera, ed un rimpallo porta la palla nei piedi di Carnevale, il quale si divincola sulla destra e riesce a crossare al centro dell’area. Alessandro Renica colpisce di testa ed entra nella storia: Rete! Fu l’apoteosi più totale. Un boato indescrivibile! A detta degli abitanti di Fuorigrotta, quel lungo boato assomigliava più ad un terremoto preceduto da una potentissima bomba. Lo stesso Marocchi disse: “un boato che non ho mai più sentito nella mia vita“. Guarda al minuto 9.12 del video in fondo all’articolo.
Il Boato del San Paolo è una di quelle sensazioni che arricchisce il calcio, nel suo valore folkloristico e passionale, senza il quale è esso limitato ad una divertente palla, colpita in mezzo ad un campo. Un valore da tutelare in tutti gli stadi, soprattutto oggi, nell’era sfrenata della pay-tv, con un calcio che rivendica più che mai il diritto ad essere lo sport popolare più vivo di sempre!
Il Napoli vinse la partita e passò il turno. Il 17 maggio vincerà la sua prima Coppa Uefa.
TABELLINO della partita:
NAPOLI-JUVENTUS 3-0 (DTS)
NAPOLI: Giuliani, Ferrara, Francini, Corradini, Alemao, Renica, Carannante (105′ Neri), Crippa, Careca, Maradona (95′ Romano), Carnevale.
Panchina: Di Fusco, Bigliardi.
Allenatore: Ottavio Bianchi
JUVENTUS: Tacconi, Bruno, De Agostini, Galia, Brio (35′ Favero), Tricella, Marocchi, Barros, Altobelli, Mauro (91′ Magrin), Laudrup.
Panchina: Rubini, Zavarov, Buso.
Allenatore: Dino Zoff
ARBITRO: Kirschen (Germania Est)
GOAL: Maradona (rig.) al 10′, Carnevale al 45′, Renica al 119′.